Nulla
dovunque io guardi
seppure la mia vista
pare essere ancora buona
e però non c’è nulla
nessun odore
nessuna consistenza
oltre le mie finestre
al di là del sentiero
nulla
soltanto questo mondo vuoto
in cui mi sono perduto.
Troppo fitta
la nebbia
troppo denso il fumo
nulla
potrei provare ad aprire la soglia
potrei tentare di muovere i passi
ma non c’è nulla
sotto i miei piedi
sopra il mio pavimento.
Nulla
solitudine ed oblio
il nero oltre le tenebre
le tenebre dentro la notte
non c’è più nulla
dove sono esplose le stelle?
Dove si è frantumata la luna?
Era là, inchiodata al cielo
stava seduta in bilico fra i monti
nulla
soltanto questo mondo arido
ma mi ci abituerò…
N° 2861 - 2 marzo 2015
Il Custode
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