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giovedì 12 marzo 2015

EROTICA

Spogliati ancora per me
e lascia scivolare lentamente
i tuoi vestiti ed il tuo pudore
lieve carezza sul pavimento
che mi rivela il tuo corpo nudo
ed io mi eccito a dismisura
tanto che sale la voglia di sesso
che sovrasta l’ipocrisia vana
di chi da sempre lo chiama peccato
ma il peccato sarebbe non farlo.

Ed è un attimo che pare eterno
incrociare il tuo sguardo perverso
alla ricerca del piacere assennato
ed io non potrei mai resisterti
ipnotizzato dai tuoi seni esposti
dall’odore di mare e di frutta
che sale rapido dalla tua vulva
e percuote il mio debole olfatto.

Adesso noi vinciamo entrambi
mentre le mani prendono a toccarsi
a volare come farfalle impazzite
ed io, folle di confusione e libido
elemosino il tocco delle tue labbra
dal petto che nasconde il mio cuore
fino a dove il mio pene ti attende
per fermarsi dentro il tuo palato.

Ma questa volta è il mio turno
di cibarmi dell’organo lucente
che modelli sulla vetta delle gambe
poi ti stringo come avessi paura
di smarrirti da un momento all’altro
ma sono completamente in te
così tu non puoi più sfuggirmi
ma restare inchiodata alla mia mente
quale simbolo di un amore a tempo
dolce emblema di erotica frenesia.

  N° 1270 - 7 ottobre 2008

                                                   Il Custode

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