Poiché la
notte è silente
è una distesa sconfinata
fatta di pece maleodorante
e di pace che annienta l’anima
poiché la notte è discreta
io sento e provo quasi paura.
E cala con un
frastuono
un tuono che perde la presa
si era aggrappato alla luna
ma il vento fu troppo violento
e cala giù come un sipario
oltre gli applausi del pubblico.
Io mi muovo
nel buio fitto
attirato dal profumo di lacrima
c’era un letto in questa stanza
ed alle pareti il tuo respiro
io mi muovo con circospezione
come un gatto annuso l’aria.
Non comprendo
cosa è accaduto
ma è accaduto talmente in fretta
che nel mentre io lo raccontavo
lo scenario cambiava in un lampo
non comprendo tutto quel sangue
nei tuoi occhi e sulle mie labbra.
E per ultimo
fu quello stridore
il mio dolore che prendeva fuoco
e cadeva simile a lava bollente
io bruciavo e mi maledicevo
e per ultimo fu un solo rumore
il sospiro del tuo cuore morente.
N° 2849 - 2 febbraio 2015
Il Custode
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