Translate

venerdì 6 febbraio 2015

SCENDO LA VORAGINE

Scendo la voragine
alcune volte inciampo
ma mi rialzo in fretta
poiché ho la mia meta
e la devo perseguire.

Mi sbuccio le ginocchia
mi ferisco le mani
e però non mi importa
il mio sguardo si fa luce
e fende a metà le tenebre.

Ho stalagmiti di sorrisi
come artigli alle pareti
ed il percorso che percorro
pare non avere fine
io, comunque, devo arrivare.

Adesso e a miglia di distanza
laddove io sono partito
la luna sbircia i miei pensieri
e racconta a stelle e nuvole
questa mia ultima follia.

Eppure io l’ho vista cadere
mentre danzava in bilico
sul precipizio del dolore
e si è infranta come un demone
nel silenzio del suo inferno.

Mi è rimasto soltanto il vuoto
il nulla che odora di oblio
giusto al centro del petto
tra gli anfratti nauseabondi
delle parole oramai cenere.

Scendo la voragine
fino a dove ha impattato
la mia anima migrante
io lo so, è là nel buio
dentro il buio mio destino.

  N° 2850 - 6 febbraio 2015

                                                     Il Custode

Nessun commento:

Posta un commento