Vieni
ho sete del tuo sangue
desidero lasciare che scorra
lungo le tue budella
diretto al mio palato
che ne assapora l’aroma.
Io sono alle
tue spalle
vieni
nascoste dal mio sorriso
ho fauci talmente profonde
da divorarti in un attimo
fino a saziarmi di te.
Non ti serve
alcun Dio
che non ti saprebbe ascoltare
vieni
offri a me il tuo nettare
l’ultimo tuo insulso respiro
dolcissima melodia funebre.
Anfratti di
inferno
cunicoli tetri ed oscuri
accolgono la tua paura
vieni
dimostrami il tuo terrore
per me è libidine estrema.
Ho voglia di
averti
brandelli della tua carne
fra i miei denti aguzzi
sotto le mie unghie sporche
vieni
e muori con dignità.
Avrai
supplizio e agonia
ed io l’estasi della passione
ti supplico…non mi deludere
lascia che io mi soddisfi
ti attendo per farti a pezzi
vieni…
N° 2856 - 19 febbraio 2015
Il Custode
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