Disperato per
vocazione
adesso si sente a disagio
poiché questa notte tranquilla
non è quello che auspicava
per piangere lacrime antiche
e tenere i sorrisi in disparte.
Sicché ascolta
i grilli cantare
un canto che lo infastidisce
e non è che la eco distante
del frinire delle cicale
e con la benzina e i fiammiferi
dà fuoco e li osserva bruciare.
Tra i
frammenti della luna nuova
si alza il latrato dei cani
e se soltanto ne avesse il tempo
ucciderebbe chiunque egli incontri
si tratti di adulti oppure bambini
la differenza sarebbe irrilevante.
Lo aveva
scritto sotto le unghie
che l’amore era alquanto ridicolo
ma ogni tanto passava qualcuna
a contraddire le sue parole
col pugnale le strappava il cuore
lo calpestava a ridurlo in poltiglia.
Infine fugge
tra colline e sentieri
rincorso dall’ombra del pentimento
qualcuno domanda alla folla
dove sia diretto con tanta premura
nessuno risponde, nessuno lo sa
del resto egli è un pazzo furioso!
N° 2851 - 9 febbraio 2015
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento