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venerdì 5 dicembre 2014

UN UOMO DI CHIESA

La mia voce è una nenia
che addormenta il tuo cuore
sicché irretirti mi è facile
condurti a me è un solo istante
la mia voce è una menzogna
è un demoniaco inganno.

Tu mi segui nella mia reggia
edificata col sangue dei deboli
di chi fu pagano, di chi fu eretico
di chiunque mi si opponeva
tu mi segui infine ti perdi
questa chiesa è un labirinto.

Ho l’espressione di un angelo
e mi serve per circuirti
se solo sapesse tua madre
di averti consegnato al maligno
ho l’espressione di un santo
ma la rabbia è pronta ad esplodere.

Non comprendi perché ti abuso
nel silenzio della sacrestia
sei venuto qui per pregare
ed offrirti ad un Dio inesistente
non comprendi perché ti uccido
adesso tu non potrai sputtanarmi.

La mia voce è un lamento
che si innalza al tuo funerale
dall’altare io sembro mortificato
e mi inchino alla tua bara bianca
la mia voce è una litania
mentre scruto la prossima vittima.

  N° 2829 - 4 dicembre 2014

                                                      Il Custode

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