Stelle indisciplinate
ed una luna bellissima
questo cielo mi tenta
ma la tentazione è peccato
e adesso che sono angelo
io devo essere cauto.
Quante anime
sole
in questa limpida notte!
E lacrime, infine sospiri
si insinuano nel mio cuore
e c’è chi muore, chi nasce
mi occuperò di questi ultimi.
Annuso sbuffi
d’amore
sulle vibrisse dei gatti
che nessuna colomba di pace
potrebbe mai prevaricare
quel senso di sublime poesia
davvero è incomparabile.
Gli umani
credono e pregano
hanno uno strano destino
giustificano ogni tragedia
quasi fosse qualcosa di ineluttabile
si preparano alla resurrezione
ma non saranno che cenere.
Questo mondo è
perfetto
un capolavoro di forme
di colori ed ancora profumi
che mescolano, dopo si sfaldano
e questo paesaggio mi tenta
ma la tentazione è ingannevole.
Le ali sono di
antrace
si fondono in fondo alle tenebre
e adesso che sono angelo
io non posso più bestemmiare
che se soltanto Iddio esistesse
non me lo perdonerebbe.
Lontano, oltre
la nebbia
il paradiso mi attende
è fatto di spine e di nuvole
e canti che danno la nausea
ma io prediligo il tuono
ed il tonfo dei delfini nel mare.
Stelle che
adesso si chetano
in grembo ad una magica luna
la pece si scioglie sui monti
al calore del sole levante
è tempo di tornare al mio nido
a sognare d’essere vivo ancora.
N° 2836 - 26 dicembre 2014
Il Custode
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