Dimmi cosa si prova
a viaggiare con la mente
tra le nebbie del tuo acido
quanti colori e quanti dolori
riesci a vivere
credendoli solo immaginazione?
Dimmi cosa si sente
dentro il tuono della tua pazzia
un rumore tanto violento
da prevaricare il grido
del tuo bisogno di vita.
Dimmi cosa si vede
oltre il muro della tua debolezza
e per quali dolori
o quali malinconie
hai bruciato la tua personalità.
...Ma tu non provi
niente
non senti e non vedi più
incatenata dalle tue pastiglie
la tua umanità è svanita
lasciandoti sola
...un vegetale
dentro il tuo mondo
apparentemente comprensibile...
N° 851 - 7 giugno 1989
Il Custode
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