partorito
da una scheggia
d’inferno
schiavo delle tue catene
la rabbia da me seminata
ha generato
l'armageddon.
Ho scalato la cenere
vincendo la mia allergia
verso i raggi del sole
benché sulle mie rughe
si aprano ferite
profonde quanto la
notte.
Adesso scendo sul mondo
libero di cacciare gli
umani
di ucciderli
e dopo sorridere
poiché il mio cuore è
muto
scevro da qualsiasi
pietà.
Deforme per professione
io cammino allo stato
brado
perché né gabbia né
prigionia
hanno potuto fermare
la mia sete di crudeltà
l’ebbrezza della pazzia.
L’Iddio non mi spaventa
giacché non è che
finzione
ed io siedo e mi
crogiolo
sui cadaveri come trofei
giusto per perfezionare
l’appagante arte dello
sterminio.
N° 3568 - 12 febbraio 2019
Il Custode
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