ed è fastidiosa,
invadente
poi sbircia tra le
pareti
della mia debole anima
ed io non la tollero più
la luce che mi divora.
Voglio tornare alle ombre
alla notte dentro il mio
cuore
ma in quale sperduto
anfratto
in quale profonda
voragine
io potrei mai riparare
da questa alba che
sorge?
Sia maledetto il destino
che m’ha portato
distante
dalle tenebre che mi
partorirono
ed ora, come estremo
supplizio
mi rende, infine, prigioniero
schiavo della luce
bastarda.
N° 3573 - 24 febbraio 2019
Il Custode
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