una melodia sulla tua
pelle
pelle che, al chiaro di
luna
è pentagramma ed è
poesia
tu, dentro i miei occhi
sei un riflesso di pura
bellezza.
Sicché t’amo come nessuna
e non smetto di
osservarti
la mia vista ha bisogno
di te
durante l’arco
dell’esistenza
come potrei amare la mia
vita
se non fosse alla tua
mercé?
Non mi lasciare sul precipizio
del rifiuto e della
solitudine
il mio cuore dai pochi
battiti
appassirebbe se tu fossi
distante
ed io, in balìa della
tormenta
cerco soltanto il tuo
calore.
E consento che il vento ti sfiori
alquanto insolente sui
tuoi capelli
per rivelarmi, infine,
il tuo viso
e mostrarmene l’intero
splendore
tu sei la mia dea e sei
il mio poema
ed è di te sola che io
respiro.
N° 3563 - 5 febbraio 2019
Il Custode
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