solcava il cielo
notturno
e non lo faceva per caso
…presagio, forse
minaccia
comunque incuteva
timore.
Agli argini della pianura
tremarono gli ultimi
grilli
quando il primo vagito
annunciò dalle lontane
terre
che era giunto il
momento.
Era soltanto un bambino
che nel viaggio dalla
placenta
assorbì pensieri
esoterici
reminiscenze di antiche
alchimie
descritte nel libro
degli inferi.
Aveva lo sguardo di fiamma
e poche, misurate parole
ed i cani ed i gatti di
strada
ricordano ancora il suo
nome
ma non osano di
pronunciarlo.
Poi, così come era arrivato
cavalcò la tempesta
perfetta
e svanì giusto in fondo
all’oceano
lasciando una scia
angosciante
di paura mescolata al
disagio.
Ancora oggi, raccontano i posteri
che i secoli sono
trascorsi
ma nulla fu più come
prima
poiché fu davvero
l’Annus horribilis
il 1962.
N° 3569 - 14 febbraio 2019
Il Custode
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