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domenica 13 maggio 2018

L'OMBRA DELL'ULTIMO BACIO

Da qualche parte, nell’anima
come sulla pianura emiliana
il polline si lascia cullare
dalla brezza primaverile
da qualche parte, nel cuore
ho l’impronta della tua bellezza.

E venne un’intensa notte
che presto io dimenticai
i miei ricordi, il mio nome
persino il nome della luna
e venne un intenso delirio
a condurmi alle tue labbra.

In fila sul tuo davanzale
le tracce lasciate dai demoni
quelli che avevi scacciato
dalle pagine del tuo diario
in fila davanti alla tua porta
le briciole del mio desiderio.

Ed io, fermo sulla rotaia
componevo poemi e romanze
poiché pareva l’unico modo
per fare che tu mi vedessi
ed io, fermo sulla tua pelle
mi sentivo davvero appagato.

Non fu magnanimo, il tempo
e nemmeno le onde del mare
che spazzarono da sopra la sabbia
l’ombra dell’ultimo bacio
non fu magnanimo, l’amore
che mi trascinò via da Salem.

  N° 3379 - 12 maggio 2018

                                                   Il Custode

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