i miei pensieri, come
stalattiti
scendono e s’infrangono
al suolo
laddove il mio cuore
rallenta
per non sprecare il
respiro.
Vorrei gridare
ma la mia voce è
distante
è perduta dentro l’oblio
di quelle parole d’addio
che i tuoi occhi mi
dissero.
Giunge il crepuscolo
lieve ritocco di tenebra
io sento insetti curiosi
a camminarmi la pelle
giusto per saggiare il
pasto.
È questa la morte?
Bellissima sensazione
d’eterno
che penetra nella mia
mente
eppure adesso ho freddo
ma per pochi attimi
ancora.
N° 3378 - 12 maggio 2018
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento