e tu vedrai la fata
risorgere
appoggiare il suo capo
minuto
sopra il robusto petto
del demone
la scorgerai chiudere
gli occhi
per sognare un sogno
d’amore.
Tu l’hai delusa
allorché confidasti alla
luna
che non credevi al suo
sguardo
sguardo di donna che ti
venerava
quasi tu fossi il solo
dio
per la quale lei fu
creata.
Fu in quella notte
che parve uscita da una
tregenda
tu, supino dentro i tuoi
pensieri
ascoltavi soltanto i
tuoni cianciare
dimenticando le labbra
di lei
aggrovigliate sulla tua
pelle.
Batti le mani
e tu vedrai la fata
sorridere
mentre i suoi baci ti
confonderanno
poi avranno cura delle
tue ferite
e scoprirai che sei tu
quel demone
per il quale sognava un sogno
d’amore.
N° 3376 - 8 maggio 2018
Il Custode
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