da Babilonia al muro del pianto
che il profeta seminò sterco
da cui nacque una stirpe indegna
di luridi porci devoti ad Allah.
Sopra la terra
intrisa di sangue
si spostarono come locuste
e devastarono la vita e il raccolto
di chi, incrociato durante il cammino
disconobbe la loro parola.
Alle spalle,
sotto il sole rovente
i cadaveri degli infedeli
erano cumuli sopra le dune
ma, baciati dalla luna e dal Ghibli
tramutarono in rose del deserto.
E fu il Sinai
e le sponde del Nilo
che percorsero simili ad un morbo
con cui infettarono l’Africa intera
e uomini e donne privi di volontà
diventarono scimmie ammaestrate.
Inchiostro di
lacrime e di dolore
tra le pagine del demoniaco Corano
menzogne scritte per giustificare
il loro sadico bisogno di violenza
il desiderio di possedere il mondo.
Codardi ed
infami senz’anima
uccisero chi non poteva difendersi
il loro Dio fu usato quale pretesto
ma negli sguardi avevano la cupidigia
e dentro il petto solamente l’oblio.
N° 3047 - 18 novembre 2015
Il Custode
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