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mercoledì 11 novembre 2015

LA NOTTE DI LUCIA

<<Tu hai un buon profumo
e quel tale silenzio ovattato
che io ho sempre ammirato…>>
sicché raccontò, la luna
che nel sentire quelle parole
l’oscurità si sentì lusingata
e le disse ad ogni stella nascente
le ripeté ad ogni lupo dei monti.

Seduta sopra l’ultimo sogno
lei ascoltava le onde cianciare
e chissà mai quale fiaba
immaginava con la sua mente:
<<quando ti guardo io vedo poesia
che riposa dentro il tuo grembo…>>
in quell’alcova lei stava bene
così tanto da volerci dimorare.

Nessuno per l’intera pianura
riuscì a decifrare il lieve sussurrò
dei pipistrelli e delle zanzare
ma nella tenebrosa volta del cielo
lei disegnava il suo futuro destino:
<<io mi sento talmente sola
che se provassi a gridare verso la valle
nemmeno la eco mi risponderebbe…>>

E non si sa quale fu l’esatto momento
in cui le raccolse i propri pensieri:
<<seguirò ogni tua pennellata
non permetterò al sole di avermi…>>
e persa tra le moine delle cicale
lei si accomodò sopra l’altalena
ed attese il primo soffio di vento
poi diventò un frammento notturno.

  N° 3042 - 11 novembre 2015

                                                         Il Custode

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