Ti alzasti in volo
per sorvolare il mare
tu che eri vento
rasente la risacca.
Poi il tuo sorriso
precipitò ai miei occhi
divenne in un lampo
un bacio alle mie labbra.
Fragili onde
posate sui tuoi seni
erano sogni
al centro della notte.
Tu le raccogliesti
in un otre di follia
per poi liberarle
in grembo alla marea.
Ma eri bella
e sola
troppo bella
e vera
troppo bella.
Disse la luna
che amava i tuoi pensieri
quelli rinchiusi
nello smalto delle unghie.
Tu la baciasti
in modo molto casto
come una madre
che coccola i ricordi.
Ma la tua danza
sul filo delle stelle
era un omaggio
dedicato all’orizzonte.
Delfini e balene
correvano a guardarti
gli sguardi estasiati
cadevano su te.
Che eri bella
e viva
troppo bella
e cara.
Poi facesti un inchino
ad un gruppo di conchiglie
i granchi gelosi
ti diedero il silenzio.
Lontana dal mondo
senza alcun rimpianto
soltanto salsedine
da portare nel tuo cuore.
Tu eri bella
e sola
troppo bella
e viva
troppo bella
bella.
per sorvolare il mare
tu che eri vento
rasente la risacca.
precipitò ai miei occhi
divenne in un lampo
un bacio alle mie labbra.
posate sui tuoi seni
erano sogni
al centro della notte.
in un otre di follia
per poi liberarle
in grembo alla marea.
e sola
troppo bella
e vera
troppo bella.
che amava i tuoi pensieri
quelli rinchiusi
nello smalto delle unghie.
in modo molto casto
come una madre
che coccola i ricordi.
sul filo delle stelle
era un omaggio
dedicato all’orizzonte.
correvano a guardarti
gli sguardi estasiati
cadevano su te.
e viva
troppo bella
e cara.
ad un gruppo di conchiglie
i granchi gelosi
ti diedero il silenzio.
senza alcun rimpianto
soltanto salsedine
da portare nel tuo cuore.
e sola
troppo bella
e viva
troppo bella
bella.
N° 4931 - 24 maggio 2023
Il Custode
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