Il mio è un amore forte
o condottiero di Roma
sicché ti invito al mio talamo
nel palazzo protetto da Iside.
Ho voglie ahimè insoddisfatte
dai principi e dai nobili
però la tua verga latina
sa farmi impazzire dall’estasi.
Vieni ed affronta l’oasi
dei miei seni assai prosperosi
lascia che il vino e la mia lingua
scivolino sui tuoi capezzoli.
Tu, giunto da spiagge e colline
scoprirai che non è deserto arido
il caldo mio cuore, né quella rosa
che attende al centro delle mie cosce.
Sarai Faraone del regno d’Egitto
del mio corpo che freme per te
davvero non lo trovi allettante
tu, triumviro dell’Impero romano?
Combatti le tue battaglie, Antonio
ma torna dove la tua vita ha un senso
fra le mie braccia che ti desiderano
dentro il mio corpo affamato di te.
o condottiero di Roma
sicché ti invito al mio talamo
nel palazzo protetto da Iside.
dai principi e dai nobili
però la tua verga latina
sa farmi impazzire dall’estasi.
dei miei seni assai prosperosi
lascia che il vino e la mia lingua
scivolino sui tuoi capezzoli.
scoprirai che non è deserto arido
il caldo mio cuore, né quella rosa
che attende al centro delle mie cosce.
del mio corpo che freme per te
davvero non lo trovi allettante
tu, triumviro dell’Impero romano?
ma torna dove la tua vita ha un senso
fra le mie braccia che ti desiderano
dentro il mio corpo affamato di te.
N° 4913 - 8 maggio 2023
Il Custode
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