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martedì 9 maggio 2023

IL TUO RESPIRO

L’ho ascoltato tanto a lungo
da confonderlo con il mio
ed ora lo cerco dappertutto
in ogni volto, dentro ogni parola.
 
E quando tu c’eri ancora
sbatteva le pareti del mio cuore
poi si appoggiava alle mie labbra
e tramutava in un bacio.
 
Era una maledizione, un sortilegio
qualcosa narrato da un menestrello
che incantava le dame della contea
ed i demoni saliti dagli inferi.

 
Perché quando tu c’eri ancora
il cielo si rifaceva il belletto
dopo ammiccava alla luna
in attesa dei lupi e dei pipistrelli.
 
Sembrava vento sorto dal deserto
caldo abbastanza sulla mia anima
chiudevo gli occhi per sfuggire la sabbia
ma era il pretesto per sognarti più forte.
 
Poiché quando tu c’eri ancora
il tuo respiro era una nenia dolcissima
che riempiva di melodiche note
il pentagramma della mia esistenza.

  N° 4911 - 7 maggio 2023

                                             Il Custode

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