Ti osservo
ho caleidoscopici occhi
e bava fra le mie labbra
ma tu non mi vedi
ignori che stai per morire.
La tela è tesa
un’invisibile trappola
che segnerà il confine
sottile, eppure robusto
della tua dipartita.
Ho il passo leggero
nonostante le otto zampe
scendo giù dal soffitto
appeso ad unico filo
che termina sopra il tuo viso.
Tu stai dormendo
quale facile preda
per i miei denti avvelenati!
Mi basterà un unico morso
per fare di te il mio pasto.
È un dolore lieve
ma sufficiente a svegliarti
guardi dentro il mio sguardo
poi finalmente ti quieti
e dici addio alla tua vita.
N° 4938 - 31 maggio 2023
Il Custode
Vieni alla mia porta
la lascio socchiusa per te
porta il tuo odore di zolfo
e le bestemmie che non sai dire.
Porta quell’odio improvviso
che mescoli dentro lo sguardo
che imprime come marchio infuocato
le tue impronte sullo zerbino.
Entra con tutta la violenza
che sento nel tuo respiro
io ho già perduto l’anima
cos’altro potresti rubarmi?
Fingerò di avere paura
per preservare il tuo orgoglio
noi, seduti sull’ultima lacrima
berremo calici di sangue ed assenzio.
Se leggerai nel mio silenzio
comprenderai sulla tua pelle
che io non ho più nulla da perdere
e tu più nessuno da vincere.
N° 4937 - 30 maggio 2023
Il Custode
Scrivi il tuo sogno
sopra un’oncia di cenere
ma abbi cura che il vento
non lo debba disperdere
tu avrai le mani annerite
ma il cuore davvero appagato.
Scrivilo ed immagina
quante volte lo hai avuto
dentro i cerchi degli occhi
sulla punta del naso
ad ogni starnuto cadeva
tu lo afferravi all’istante.
Scrivi e trova una via
affinché si possa realizzare
tra le rughe della tua anima
e la luce del tuo sorriso
tu saprai al primo mattino
che è il sogno giusto per te.
N° 4936 - 29 maggio 2023
Il Custode
Mi piace pensarti
coniugare le mie parole
al desiderio di amarti
e tenerti sul cuore
e stretta fra le mie braccia.
Tu, durante la notte
ti prendi tutta la scena
tanto che io immagino
che sei il senso dei sogni
come i filosofi dissero.
Non ci sarà luna nel cielo
né alcuna onda del mare
che seppure bellissime
potranno distrarre la mente
dal tuo sguardo magnetico.
Quindi ti imploro di stare
dentro questi miei occhi
per un istante, per sempre
‘ché ho bisogno di dirti
quanto mi piace viverti.
N° 4935 - 28 maggio 2023
Il Custode
Solo un sussurro di vento
si affaccia dentro la notte
e s’alzano visioni ed insetti
nel cielo privo di luna.
Tu osservi le nuvole
si inseguono nelle tenebre
il tuo destino è segnato
eppure non hai più paura.
Riposi sopra le foglie
intorno a te molti sospiri
che nel silenzio che regna
risultano amplificati.
A te piaceva la vita
tu piacevi al tuo assassino
addio è una triste parola
che però non hai deciso tu.
Solo un sussurro di vento
che attraversa la notte
dopo tu muori per sempre
e chissà mai il perché.
N° 4934 - 27 maggio 2023
Il Custode
Fiumi di inchiostro
tra spighe di grano
silenzi sul filo
di un vento africano
e dal deserto
un’immagine antica
un mostro di gesso
che mostra la fica.
Cavalli di legno
dal cielo di marmo
e navi alla fonda
ed oramai in disarmo
e grida, l’oracolo
alcune sconce parole
imparate al bordello
da puttane spagnole.
Pioggia intensa
tuoni e lampi
sulle chiese
ed i campi
nessuna speranza
per chi fugge via
in questa mia strana
poesia…
Invoca l'Iddio
un prelato sbadato
che non ricorda
quanti bimbi ha scopato
la cenere scende
dalla torre a mattoni
là un tempo i giudei
bruciati da dei coglioni.
Fuoco e sangue
e lamenti
sulle pire
e tra i denti
l’odore è assai acre
conduce all’oblio
di chi muore e non dice
addio…
Guerre e odio
conquiste effimere
con la brama
di reprimere
l’orrore dell’uomo
non è fantasia
ma è solo una strana
poesia…
N° 4933 - 26 maggio 2023
Il Custode
Tu adori la notte
e ne percorri ogni istante
e dentro il buio di pece
ti senti viva e invincibile.
Oltre le nuvole nomadi
alcuni spicchi di luna
tra le fronde degli alberi
si ode la eco del vento.
Sul muso del promontorio
ti attendono giovani lucciole
sicché tu affronti il sentiero
col fiato che affievolisce.
Alle tue spalle è la vita
davanti, un ignaro destino
ma cosa potrebbe importare?
Hai sempre accettato le sfide.
Ti volti un ultimo istante
e ti sfugge un amaro sorriso
però tu adori la notte
ed è là che ti sei perduta.
N° 4932 - 25 maggio 2023
Il Custode
Ti alzasti in volo
per sorvolare il mare
tu che eri vento
rasente la risacca.
Poi il tuo sorriso
precipitò ai miei occhi
divenne in un lampo
un bacio alle mie labbra.
Fragili onde
posate sui tuoi seni
erano sogni
al centro della notte.
Tu le raccogliesti
in un otre di follia
per poi liberarle
in grembo alla marea.
Ma eri bella
e sola
troppo bella
e vera
troppo bella.
Disse la luna
che amava i tuoi pensieri
quelli rinchiusi
nello smalto delle unghie.
Tu la baciasti
in modo molto casto
come una madre
che coccola i ricordi.
Ma la tua danza
sul filo delle stelle
era un omaggio
dedicato all’orizzonte.
Delfini e balene
correvano a guardarti
gli sguardi estasiati
cadevano su te.
Che eri bella
e viva
troppo bella
e cara.
Poi facesti un inchino
ad un gruppo di conchiglie
i granchi gelosi
ti diedero il silenzio.
Lontana dal mondo
senza alcun rimpianto
soltanto salsedine
da portare nel tuo cuore.
Tu eri bella
e sola
troppo bella
e viva
troppo bella
bella.
N° 4931 - 24 maggio 2023
Il Custode
Hai inventato il tuo Dio
buono per ogni stagione
e nel nome suo hai ucciso
incendiato il Medio Oriente
e colonizzato l’Occidente.
E masse di ingenui fedeli
hanno condiviso la tua utopia
tra le pietre del muro del pianto
dentro le chiese, nelle sinagoghe
accecati dalla Bibbia e il Corano.
Secoli di prevaricazioni
di terrore e di pesanti soprusi
e benché il Medioevo sia trascorso
tu perseveri a tramandare riti
con i quali accrescere il tuo potere.
Sono agnostico, e ne vado fiero
le mie mani non grondano sangue
la mia anima, seppure oscura
non sarà mai silenziosa complice
della tua ignobile e fottuta malvagità.
N° 4930 - 23 maggio 2023
Il Custode
Dimmi…
guarda il mio sguardo
e parlami
io sono qui
nel frattempo ti ascolto
sicché faccio incetta
della tua immensa bellezza.
Ti amo
lo penso sempre
ogni volta che sento
il tuo sospiro
la tua tristezza
intanto mi perdo confuso
sulle tue labbra di lacrima.
Tu dimmi…
io perderò la ragione
e ad occhi chiusi
sfiorerò la tua pelle
una carezza, poi un’altra
e dentro il buio profondo
io raggiungerò l’estasi.
N° 4929 - 22 maggio 2023
Il Custode
Posa il violino sulla tua spalla
e con l’archetto suona e non ci pensare
che quantunque tu avessi paura
il bastimento è destinato ad affondare.
In questa notte di metà aprile
di gelo e di acqua che sale
intona un ultimo struggente concerto
fa’ del tuo commiato un rito ancestrale.
Adesso l’abisso ti viene incontro
l’oceano avrà cura dei tuoi pensieri
tu suona e sarai leggenda del mare
come fu un tempo per i bucanieri.
La vedi la nave che si spezza in due?
La gente che precipita dentro le onde?
Laggiù c’è la morte, ed oltre, l’oblio
tu la raggiungi scavalcando le sponde.
Sei stato partecipe di un evento
maestoso
chissà se lo comprendi mentre tu anneghi
però non importa, se tu che volevi vivere
tra le gelide acque muori con i tuoi colleghi.
N° 4928 - 21 maggio 2023
Il Custode
Fu così che lui la pensò
sotto un cielo dipinto di rame
e gocce di pioggia e di stelle
gli spettinavano il cuore.
E domandò il suo nome
al crepuscolo che si destava
nessuno però lo sapeva
nemmeno l’alta marea.
Lei aveva lo sguardo veloce
quanto una rana di stagno
e coglieva frammenti di luna
perduti da una notte sbadata.
Lei sognava, ma non ricordava
sicché cominciava daccapo
ne avrebbe riempito un taccuino
se solo non fosse stata cieca.
Ed incrociò quel profumo
che lui seminò per la strada
aveva una fragranza assai aspra
dolce e amara com’è la vita.
Fu così che lui la chiamò
e la voce era la eco di un’arpa
la melodia parava essere amore
fu forse per questo che lei lo seguì.
N° 4927 - 21 maggio 2023
Il Custode
Sono gli onnipotenti
muovono i fili d’ogni persona
ed i sudditi non li conoscono
ma rimangono ipnotizzati
ad obbedire ai loro dettami.
Tramano nell’ombra
coi galoppini in prima linea
affinché la gente comune
divorata dal fanatismo
giustifichi ogni malefatta subita.
Hanno dalla loro parte
ogni Sovrano, ogni Capo di Stato
poiché essi incutono timore
più che per la loro ricchezza
per la spietatezza che dimostrano.
Sanno cambiare i destini
dei popoli che assistono inerti
e grazie ai media e la tecnologia
tengono la gente alla catena
e ne decidono la vita e la morte.
N° 4926 - 20 maggio 2023
Il Custode
Non riesco a scordarti, Lilith
tu, mio primo ed unico amore
che ripudiata per volere del Padre
e scacciata dai sentieri dell’Eden
ti sostituì con la algida Eva.
Tu fosti donna altera e superba
una dea dalla grande bellezza
che mi bruciava di calda passione
ed io, stupido, non comprendevo
che il mio posto era al tuo fianco.
L’Iddio non accettava i tuoi riti
quella magia che tu sprigionavi
ed io che avrei dovuto difenderti
ti ho lasciata sola ed alla mercé
della sua ira, della sua tracotanza.
Mi manchi, tanto e da impazzire
che ne faccio di questa esistenza
che seppure dorata e piena di agi
mi appare vuota, senza motivazioni
per cui viverla fino all’eternità?
Adesso che sei parte dell’oscuro
ed io, stolto reietto del paradiso
ti supplico di perdonarmi, Lilith
che io sono disposto a seguirti
fino al regno eretto dai demoni.
N° 4925 - 19 maggio 2023
Il Custode
Questa terra
è un dono di Dio
come possono, gli hezbollah
non riconoscere questo?
Qui vi nacque il Cristo
il solo Re dei giudei
sicché siamo la razza eletta
quella che sconfisse Gerico.
Noi non abbiamo pietà
dei rozzi e stupidi palestinesi
che, nostri antichi fratelli
adesso ci sono avversari.
Il nostro cuore si è chiuso
dall’esilio babilonese
quando dovemmo emigrare
e disperderci in ogni luogo.
Reietti e malvoluti
e forse a ragion veduta
dalle epoche delle crociate
sino all’alba del nazionalsocialismo.
Ma siamo stati scaltri
ed in pochi hanno capito
che noi decidiamo il destino
dell’intera, misera umanità.
N° 4924 - 18 maggio 2023
Il Custode
Gioco col fuoco
‘ché mi ricorda l’inferno
gli anni trascorsi a umiliare
le anime dei delinquenti.
Lo faccio perché mi diverto
bruciare, morire e rinascere
la gente mi prende per folle
ma la follia appartiene ai geni.
Ardo con le fiamme e la pece
è così da diversi secoli
le manipolo con maestria
le plasmo a mia somiglianza.
Godo a terrorizzare i mortali
che saranno alla mia mercé
carne da fare a brandelli
e sospiri destinati a svanire.
Gioco, non intendo fermarmi
ma uccidere più gente possibile
‘ché non ho abiurato la misantropia
nonostante il mio lungo esilio.
N° 4923 - 17 maggio 2023
Il Custode