<<Un’ultima volta poi basta…>>
fu quella la sua supplica
gridata dal promontorio
sicché la luna scomparve
dietro le alte montagne.
Sopra il dorso del falco
volò via ogni suo pensiero
lui si arrampicò nella notte
per raggiungere quelli felici
e tenerli, e imparare a volare.
Intravvide una lieve figura
così bella da ammutolirlo
da accecare la sua vita stanca
l’aveva tenuta dentro il cuore
‘sì d’averne imparato il battito.
E quando la nebbia scomparve
egli riconobbe quell’ombra
che ammiccava sulla collina
era un viso che aveva baciato
era un viso che aveva perduto.
<<Torna che io t’amo ancora…>>
ma egli non ottenne risposta
maledisse il tempo che fugge
e che non torna più indietro
dove egli lasciò l’intera sua vita.
fu quella la sua supplica
gridata dal promontorio
sicché la luna scomparve
dietro le alte montagne.
volò via ogni suo pensiero
lui si arrampicò nella notte
per raggiungere quelli felici
e tenerli, e imparare a volare.
così bella da ammutolirlo
da accecare la sua vita stanca
l’aveva tenuta dentro il cuore
‘sì d’averne imparato il battito.
egli riconobbe quell’ombra
che ammiccava sulla collina
era un viso che aveva baciato
era un viso che aveva perduto.
ma egli non ottenne risposta
maledisse il tempo che fugge
e che non torna più indietro
dove egli lasciò l’intera sua vita.
N° 4595 - 2 ottobre 2021
Il Custode
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