Assuefatti alla catena
nemmeno reagiscono più
e spendono i loro giorni
moribondi lungo le strade
ed apatici dentro la mente.
Non hanno più volontà
appartengono alla dittatura
e cadono sempre più in basso
laddove il buio divora
Schiavi e felici di esserlo
obbediscono come gli automi
agli ordini a loro impartiti
da burocrati infami e scaltri
da religiosi senza alcun dio
Li osservo e provo pena
giacché so che sono perduti
per la cecità delle loro anime
che li ha indotti ad amare
i loro stramaledetti carcerieri.
N° 4439 - 28 aprile 2021
Il Custode
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