<<Ho un sogno…>> disse il
poeta
<<…e lo penso assai forte
che mi cola il sangue dal naso
lo immagino talmente grande
che quasi non riesco a vederlo.
È scritto nella mia anima
in queste mie stanze vuote
la falena lo legge e mi osserva
come farebbe una madre
con il figlio in punto di morte.
Il ragno che si masturba
per un attimo pare fermarsi
la tela imbrattata di sperma
è uno spettacolo orribile
ma egli non se ne cura.
E distante, fuori dalla mia casa
fra le nebbie della brughiera
un’ombra si agita nel vento
io so che vorrebbe tornare
ma non ha più vista, né voce.>>
<<Ho un sogno…>> disse il
poeta
e per ritornare a vederlo
si sporse sul proprio dolore
ma lo fece con una tale veemenza
che cadde e si smarrì nell’oblio.
<<…e lo penso assai forte
che mi cola il sangue dal naso
lo immagino talmente grande
che quasi non riesco a vederlo.
in queste mie stanze vuote
la falena lo legge e mi osserva
come farebbe una madre
con il figlio in punto di morte.
per un attimo pare fermarsi
la tela imbrattata di sperma
è uno spettacolo orribile
ma egli non se ne cura.
fra le nebbie della brughiera
un’ombra si agita nel vento
io so che vorrebbe tornare
ma non ha più vista, né voce.>>
e per ritornare a vederlo
si sporse sul proprio dolore
ma lo fece con una tale veemenza
che cadde e si smarrì nell’oblio.
N° 4430 - 20 aprile 2021
Il Custode
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