Vorrei ritornare a te
ad un letto fatto di foglie
dove da lontano giungeva
il canto del primo fagiano.
Là il glicine smarriva i fiori
sopra le braccia del vento
tu sorridevi e li facevi tuoi
con il tuo sguardo bellissimo.
Ed il sole era invadente
geloso quanto un amante
trascurato e messo in disparte
a soffrire del nostro amore.
Quell’idillio vedeva la luce
pur se nato dal buio profondo
tu, dipinta di quei petali viola
mi facevi perdere il senno.
Come potrei mai scordarti
se tu fosti una parte di me?
Il destino aveva altri progetti
e noi non ne facemmo parte.
Io ti penso e mi sfugge un sorriso
e con esso un po’ di malinconia
…non importa, passerà anche questa
giacché ho già imparato a morire.
ad un letto fatto di foglie
dove da lontano giungeva
il canto del primo fagiano.
sopra le braccia del vento
tu sorridevi e li facevi tuoi
con il tuo sguardo bellissimo.
geloso quanto un amante
trascurato e messo in disparte
a soffrire del nostro amore.
pur se nato dal buio profondo
tu, dipinta di quei petali viola
mi facevi perdere il senno.
se tu fosti una parte di me?
Il destino aveva altri progetti
e noi non ne facemmo parte.
e con esso un po’ di malinconia
…non importa, passerà anche questa
giacché ho già imparato a morire.
N° 4420 - 12 aprile 2021
Il Custode
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