Quel sogno strappato alle tenebre
che tu ancora oggi rimpiangi
è scritto sopra i chicchi di riso
raccolti al mercato d’Oriente.
Hai inviso la bellezza del viso
quasi che fosse una colpa
ma al pari della tua anima
non la puoi nascondere a lungo.
Come una formica in estate
hai fatto scorta di cicatrici e dolori
mentre rimproveravi alla cicala
il suo vivere al solo presente.
Alcune volte ti prenderei a insulti
per scuoterti dal tuo sonno profondo
ma rammento che tu sei una musa
e le muse vanno amate con cura.
Giacché io so d’essere un mostro
e però le tue labbra mi cercano
per un bacio che non conoscevo
ed al quale non so più rinunciare.
Nell’oscurità del mio bosco
la tua carezza sopra il mio volto
è come il vento che dedica agli alberi
una litania che canta l’amore.
Credi alla luce dentro i miei occhi
ed al silenzio di ciò che ti dico
perché tu sei un elfo, sei una Dea
e sei la sola a non averlo imparato.
che tu ancora oggi rimpiangi
è scritto sopra i chicchi di riso
raccolti al mercato d’Oriente.
quasi che fosse una colpa
ma al pari della tua anima
non la puoi nascondere a lungo.
hai fatto scorta di cicatrici e dolori
mentre rimproveravi alla cicala
il suo vivere al solo presente.
per scuoterti dal tuo sonno profondo
ma rammento che tu sei una musa
e le muse vanno amate con cura.
e però le tue labbra mi cercano
per un bacio che non conoscevo
ed al quale non so più rinunciare.
la tua carezza sopra il mio volto
è come il vento che dedica agli alberi
una litania che canta l’amore.
ed al silenzio di ciò che ti dico
perché tu sei un elfo, sei una Dea
e sei la sola a non averlo imparato.
N° 4413 - 7 aprile 2021
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento