Li vedo salire al soffitto
come se fossero nuvole
leggeri a cercare il cielo
per evadere e non tornare
ad una realtà di fuliggine.
Nel vuoto di questa notte
hanno il sapore di fiele
ed il mio palato li vomita
le labbra non sanno tenerli
e perderli diventa un attimo.
Chissà cosa c’è nelle tenebre
che li attrae in questa maniera?
Io, da quando li ho spesi
ho sacrificato i pensieri
adesso la mia mente è glabra.
Addio, sorrisi miei fragili
che io avevo scritto con cura
nel punto più caldo e recondito
al centro della mia anima
prima che si facesse poltiglia.
Imbocco un sentiero invisibile
agli occhi di chi è disattento
e non intendo voltarmi
‘ché osservare quello che lascio
renderebbe il mio cuore cenere.
come se fossero nuvole
leggeri a cercare il cielo
per evadere e non tornare
ad una realtà di fuliggine.
hanno il sapore di fiele
ed il mio palato li vomita
le labbra non sanno tenerli
e perderli diventa un attimo.
che li attrae in questa maniera?
Io, da quando li ho spesi
ho sacrificato i pensieri
adesso la mia mente è glabra.
che io avevo scritto con cura
nel punto più caldo e recondito
al centro della mia anima
prima che si facesse poltiglia.
agli occhi di chi è disattento
e non intendo voltarmi
‘ché osservare quello che lascio
renderebbe il mio cuore cenere.
N° 4408 - 2 aprile 2021
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento