Sicché tu seguisti la luna
e nessuno proferì parola
quando ti videro entrare
all’interno della taverna
non lo fecero le anime pigre
e neppure i cuori perduti.
Avevi dentro lo sguardo
tutta la tua magnificenza
ed i pirati ed i corsari
ti tenevano negli occhi
come tu fossi l’ultimo sorso
del gin sopra la tavola.
Chi tu fosti sotto quel cielo
nessuno lo seppe dire
una strega, magari una musa
nessuna che si era mai vista
calcare il suolo dell’isola
sul dorso della notte oscura.
Tu che ti giocasti ai dadi
quella tua immensa bellezza
ed ancora una pinta di birra
prima di riprendere il volo
mentre il mare sollevava le onde
per riuscire a baciare il tuo viso.
Infine riprendesti il viaggio
e ti piangono le anime pigre
finanche i cuori perduti
e l’oste, mentre pulisce i bicchieri
continua a raccontare di te
a chiunque non sa la magia.
e nessuno proferì parola
quando ti videro entrare
all’interno della taverna
non lo fecero le anime pigre
e neppure i cuori perduti.
tutta la tua magnificenza
ed i pirati ed i corsari
ti tenevano negli occhi
come tu fossi l’ultimo sorso
del gin sopra la tavola.
nessuno lo seppe dire
una strega, magari una musa
nessuna che si era mai vista
calcare il suolo dell’isola
sul dorso della notte oscura.
quella tua immensa bellezza
ed ancora una pinta di birra
prima di riprendere il volo
mentre il mare sollevava le onde
per riuscire a baciare il tuo viso.
e ti piangono le anime pigre
finanche i cuori perduti
e l’oste, mentre pulisce i bicchieri
continua a raccontare di te
a chiunque non sa la magia.
N° 4436 - 26 aprile 2021
Il Custode
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