Pensavo ai miei silenzi
e saltavo nelle pozzanghere
sotto un cielo plumbeo
io mi sentivo a mio agio.
Riflessi screziati di luna
posavano sul promontorio
ed i lupi, persino i gatti
guardavano con occhi estasiati.
La luce di un’aurora impietosa
annunciò la tragedia imminente
e mutò, il mio stato d’animo
nel buio che si sgretolava.
Ero vittima, in balìa del delirio
di un sentimento che mi soffocava
e restavo, come un faro sul mare
immobile a implorare le tenebre.
Avevo il cuore in tumulto
e l’anima che liquefaceva
dai miei occhi scese la pioggia
così tanta che io vi annegai.
Dopo non ricordai più nulla
solamente un dolore profondo
poiché un giorno nacque l’amore
quel giorno io persi il sorriso.
e saltavo nelle pozzanghere
sotto un cielo plumbeo
io mi sentivo a mio agio.
posavano sul promontorio
ed i lupi, persino i gatti
guardavano con occhi estasiati.
annunciò la tragedia imminente
e mutò, il mio stato d’animo
nel buio che si sgretolava.
di un sentimento che mi soffocava
e restavo, come un faro sul mare
immobile a implorare le tenebre.
e l’anima che liquefaceva
dai miei occhi scese la pioggia
così tanta che io vi annegai.
solamente un dolore profondo
poiché un giorno nacque l’amore
quel giorno io persi il sorriso.
N° 4185 - 10 dicembre 2020
Il Custode
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