Io mi ricordo di te
che nell’ombra del giorno
sostenevi il mio cuore
e se si fermava per strada
lo prendevi per mano.
E durante le lacrime
come la brezza d’estate
con una carezza leggera
sfioravi i miei occhi stanchi
e gli riportavi il sorriso.
Mi ricordo di te
che nel silenzio della notte
scendevi come fossi luna
per mostrarmi la tua bellezza
per non lasciarmi mai solo.
E nel sonno profondo
mi vegliavi come una madre
e mi abbracciavi l’anima
come chi ama davvero
quasi mi amassi per sempre.
Io mi ricordo di te
che nelle mattinate di pioggia
mi insegnavi a danzare sull’acqua
ed io impazzivo nel vedere
il tuo riflesso nelle pozzanghere.
Ma sono trascorse le epoche
il cielo si è fatto più grigio
ed il sole molto più freddo
ma il tuo pensiero è la fiamma
che ancora mi scalda la vita.
che nell’ombra del giorno
sostenevi il mio cuore
e se si fermava per strada
lo prendevi per mano.
come la brezza d’estate
con una carezza leggera
sfioravi i miei occhi stanchi
e gli riportavi il sorriso.
che nel silenzio della notte
scendevi come fossi luna
per mostrarmi la tua bellezza
per non lasciarmi mai solo.
mi vegliavi come una madre
e mi abbracciavi l’anima
come chi ama davvero
quasi mi amassi per sempre.
che nelle mattinate di pioggia
mi insegnavi a danzare sull’acqua
ed io impazzivo nel vedere
il tuo riflesso nelle pozzanghere.
il cielo si è fatto più grigio
ed il sole molto più freddo
ma il tuo pensiero è la fiamma
che ancora mi scalda la vita.
N° 4306 - 29 dicembre 2020
Il Custode
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