Io sono nel vento
nascosto da alcune nuvole
mi sporgo e riesco a vedere
creature che non si fermano
e corrono come formiche.
Pare che non lo sappiano
che tutto è destinato a finire
l’amore, finanche la vita
che stringono sotto la giacca
dimenticando di viverla.
Ogni tanto sento uno spiffero
che reca parole ingiuriose
io non ci faccio più caso
quando sento sputare veleno
da chi asseriva di amarmi.
Ho nella tasca una penna
strappata ad un’aquila nomade
la intingo dentro il mio sangue
ed annoto quante ne cadono
di quelle illuse creature.
E se la tempesta mi sferza
comprendo che non vale la pena
dannarsi per renderla mite
sicché io mi fermo in un canto
e dopo riprendo a dormire.
nascosto da alcune nuvole
mi sporgo e riesco a vedere
creature che non si fermano
e corrono come formiche.
che tutto è destinato a finire
l’amore, finanche la vita
che stringono sotto la giacca
dimenticando di viverla.
che reca parole ingiuriose
io non ci faccio più caso
quando sento sputare veleno
da chi asseriva di amarmi.
strappata ad un’aquila nomade
la intingo dentro il mio sangue
ed annoto quante ne cadono
di quelle illuse creature.
comprendo che non vale la pena
dannarsi per renderla mite
sicché io mi fermo in un canto
e dopo riprendo a dormire.
N° 4283 - 9 dicembre 2020
Il Custode
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