Sulle mie labbra, il tuo nome
in cerca delle tue parole
con le quali desideravi un amore
che non riuscivi a trovare
seppure tu cercassi da secoli.
Io avevo bisogno d’averti
sicché annusavo il tuo sguardo
aveva la fragranza dell’oppio
ed un ritocco di lieve penombra
che mi rammentava le tenebre.
Io non so chi mai tu fosti
prima di fermarti al mio cuore
non lo dicesti ai miei occhi
né io volli mai domandarlo
nel rispetto della tua intimità.
Avevo seminato briciole scure
sopra il sentiero che tu percorrevi
ed un muro di granito robusto
che potesse fermare il vento
e col vento, le onde del mare.
Ma tu eri tempesta, poi quiete
acqua fredda sulla mia fiamma
ed io, confuso da quella girandola
mi sedetti sulla brezza a Ponente
e mi persi nell’oceano silente.
in cerca delle tue parole
con le quali desideravi un amore
che non riuscivi a trovare
seppure tu cercassi da secoli.
sicché annusavo il tuo sguardo
aveva la fragranza dell’oppio
ed un ritocco di lieve penombra
che mi rammentava le tenebre.
prima di fermarti al mio cuore
non lo dicesti ai miei occhi
né io volli mai domandarlo
nel rispetto della tua intimità.
sopra il sentiero che tu percorrevi
ed un muro di granito robusto
che potesse fermare il vento
e col vento, le onde del mare.
acqua fredda sulla mia fiamma
ed io, confuso da quella girandola
mi sedetti sulla brezza a Ponente
e mi persi nell’oceano silente.
N° 4296 - 21 dicembre 2020
Il Custode
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