Forse
lei dimora laggiù
tra le rovine e le voci
che infestano il castello.
E
nel buio cammina le strade
lungo la via Emilia
cerca l’evanescente anima
piange l’antico amore.
Un fantasma
oppure un dolore
chi lei sarà questa notte?
I gatti nascosti nell’ombra
temono i suoi occhi di luce
e brace d’inferno distante.
Ribolle
dentro i canali
l’ultima lacrima perduta
fatta di sangue e d’inchiostro
e del nome di un vecchio poeta
che scrisse agonizzanti romanze
sopra le dune della sua pelle.
Petali
spazzati via dal vento
e briciole pasto di corvi
forse lei attende ancora
sull’erba della sponda del lago
parole che caddero decapitate
come gocce di stupida brina
lungo la via Emilia.
N° 3356 - 3 aprile 2018
Il Custode
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