poiché qualcuno, un
giorno
ebbe a predirlo con
enfasi
che tu saresti arrivata
recando con te la strana
magia
d’un amore quasi
immorale.
Ascolto
e sento il vento
cianciare
romantiche frasi alla luna
le annoto sopra un
foglio ingiallito
le studio come fosse un
copione
per poi recitarle al tuo
cuore.
Ammiro
l’acqua che increspa sul
lago
e riflette il tuo corpo
sottile
bellissimo cosìccome il
sospiro
rubato in punta di morte
ad un’anima di rughe e ferite.
Abdico
dinnanzi al tuo viso
perfetto
e mi sento alquanto
perduto
sopra una roccia, nella
galassia
ma nel buio ti tendo la
mano
e ritrovo il coraggio di
amare.
N° 3361 - 10 aprile 2018
Il Custode
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