o mio bellissimo amore
e tra la sabbia e gli
scogli
riposa dalla stanchezza
rifuggi dalla
frustrazione
che avvelena il tuo
cuore.
I tuoi occhi sono veloci
come fossero stelle
cadenti
e mi indicheranno il
cammino
laddove la tua anima
brilla
ad una spanna dalla
battigia
nella baia dello
scorpione.
Intanto tramonta la luna
verso il respiro
dell’onda
io ascolto il vento
cianciare
e mi assumo la
presunzione
di fare che il tuo
sorriso
germogli di nuove
emozioni.
Amami e sarai amata
d’un amore che non
rammenti
e la salsedine sulle tue
ferite
scivolerà insieme alla
brezza
la passione sulle tue
labbra
farà di me un impavido
uomo.
N° 3366 - 16 aprile 2018
Il Custode
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