Implorò nel buio profondo
il sospiro di una
preghiera
mentre annaspava
ansimando
sepolto da fango e
detriti.
Giungevano dalle macerie
lamento ed inutili
suppliche
la montagna era stata
impietosa
nel travolgere case e
persone.
Crollarono anche i crocifissi
ed insieme ad essi, le
chiese
eppure, con
testardaggine
egli ancora invocava i
suoi santi.
Abbaiavano in superficie
i cani alla ricerca
della vita
intanto il cielo
piangeva la pioggia
ed il dolore per chi era
defunto.
Provò ad impostare un pensiero
e però il suo respiro
migrava
dove scorse uno
spiraglio di luce
in realtà, la visione di
un folle.
E se ne andò in quella maniera
sopraffatto dalla
delusione
chiuse gli occhi e dopo
ascoltò
solamente il silenzio
del dio.
N° 3360 - 9 aprile 2018
Il Custode
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