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martedì 28 febbraio 2017

SOGNI E MENZOGNE

Dentro il suo antro
l’umidità delle lacrime
e il solo flebile tocco
di una luna indiscreta.

E lei, nella penombra
seduta all’arcolaio
con l’ago e con lo spago
ricamò sogni e menzogne.

Nera quanto la notte
bellissima seppure mendace
tanto che nemmeno il vento
violò il suo nascondiglio.

Scrittrice, e nel suo diario
parole rubate nell’ombra
ad una figura sul muro
che non le parlava da secoli.

Ricordi, forse rimpianti
sciolti nel nucleo dell’odio
e lei, nella solitudine
saccheggiò antiche romanze.

Un’anima spersa
in un labirinto di falsità
tanto che nemmeno il demonio
la volle alla sua corte.

  N° 3248 - 28 febbraio 2017

                                                Il Custode

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