Pare che sia
un miracolo
o forse solamente una magia
eppure quel frutto nel ventre
io davvero non lo volevo
e se solo potessi abortire
lo farei in un breve istante.
Io sono pressoché
una bambina
impreparata ad essere madre
sposa di questo vecchio perverso
che mi ha strappato i miei anni
e mi costringe a servirlo
quasi che io fossi sua schiava.
E dobbiamo
sfuggire ai romani
alla follia dell’infame Erode
e tutto per questa creatura
che i giudei chiamano il salvatore
che per me è una maledizione
il tramonto della mia infanzia.
Io sono ancora
un’adolescente
obbligata ad essere donna
e qualcuno mi crede vergine
a causa della mia innocenza
ma le rughe nella mia anima
rivelano che io sono già morta.
N° 3200 - 7 ottobre 2016
Il Custode
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