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venerdì 14 ottobre 2016

L'UOMO CON IL GIORNALE

E l’uomo, con signorile calma
entrò nella grande sala
con sotto il braccio il giornale
e il vuoto dentro lo sguardo
in mezzo al giornale, l’ordigno
attendeva di entrare in scena.

Seduti ai banchi del Parlamento
i grassi maiali al governo
fingevano l’ennesima discussione
su decreti da sempre elusi
ed erano molto distanti dalle persone
che arrancavano nella miseria.

L’uomo aveva in fondo all’anima
solamente un assordante silenzio
era la eco del suo dolore
che s’arrampicava verso la gola
e adesso lui lo doveva gridare
e provocare un violento uragano.

La divisa da commesso rubata
come accadde con la sua vita
quando qualcuno, folle alla guida
travolse la sua bambina bellissima
dopo la lasciò agonizzante, nel sangue
sopra un’anonima e fredda strada.

In piedi, ai banchi del Parlamento
i grassi maiali al governo
fingevano l’ennesima lite
poi si spartivano sorrisi compiaciuti
davanti al caffé, alla buvette
tra le paste divorate a sbafo.

Quando la sala tornò a riempirsi
l’uomo osservò quei parassiti
dopodichè pigiò il detonatore
e provocò un violento uragano
e tra le urla e lo strazio dei morti
egli raggiunse, infine, la pace.

  N° 3203 – 14 ottobre 2016

                                                 Il Custode

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