Tu mi
raccontasti la notte
con il tuo sguardo poetico
pennellate di tenebra intensa
sulla tela del tuo viso stupendo
tu mi raccontasti la notte
e mai racconto fu talmente bello.
Caddero
fiocchi di stelle
dalla volta del cielo terso
nessuna nuvola né alcun pipistrello
a turbare il mormorio del vento
caddero fiocchi di stelle
sopra il grembo della pianura.
La tua eco fu
antico sospiro
il capriccio di un filo d’aria
qualcuno scrisse delle tue labbra
composizione di gemme di rosa
la tua eco fu antico sospiro
un sussurro che mi imprigionò.
E infine io
ammisi di amarti
e ti strinsi dentro i miei occhi
ma la tua terra era molto lontana
dal mio mare, dalle barche sull’arenile
e infine io ammisi di amarti
ma fu difficile raggiungerti, Salem.
N° 3198 - 4 ottobre 2016
Il Custode
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