Imprigionato nel limbo
d'un esistenza balorda
che non sembrava vita
che non era ancora morte
egli si riteneva di passaggio
a disagio nel mondo immobile.
d'un esistenza balorda
che non sembrava vita
che non era ancora morte
egli si riteneva di passaggio
a disagio nel mondo immobile.
Sentiva di essere un ibrido
figlio del sole, amante della luna
qualcosa, o forse qualcuno
arrivato da chissà quale landa
dove le voci che risuonavano
emettevano suoni incomprensibili.
Sicché cominciò ad imprecare
gridando parole durante il giorno
sognando incubi ad ogni notte
fino a che la sua pazzia implose
e la mente volò in balìa del vento
come frammenti di stelle e lucciole.
gridando parole durante il giorno
sognando incubi ad ogni notte
fino a che la sua pazzia implose
e la mente volò in balìa del vento
come frammenti di stelle e lucciole.
N° 5418 - 31 maggio 2025
Il Custode