S'alzò la polvere del deserto
su quella arena improvvisata
ove s'apprestavano alla pugna
Achille, allo spartano soldo
verso Ettore, di Troia l'eroe.
su quella arena improvvisata
ove s'apprestavano alla pugna
Achille, allo spartano soldo
verso Ettore, di Troia l'eroe.
Gli achei sparsi per la radura
Priamo e i troiani sopra le mura
trepidò il cuore dell'anziano Re
allorché egli vide il figlio perire
sotto i colpi del possente semidio.
Con dignità nella notte che scese
egli raggiunse la vicina spiaggia
ove sorgeva l'accampamento nemico
per implorare il valoroso avversario
di restituire il corpo della progenie.
Il fato non gli certo magnanimo
sicché egli subì l'onta più devastante
di vedere Ulisse con i suoi uomini
uscir dal ventre del cavallo di legno
e mettere a fuoco l'intera città.
Le urla ed il sangue, macabro finale
del popolo inerme nell'oscurità
che dal portone, come veloci formiche
si riversarono per tutte le strade
i greci invasori guidati da Agamennone.
del popolo inerme nell'oscurità
che dal portone, come veloci formiche
si riversarono per tutte le strade
i greci invasori guidati da Agamennone.
E perirono i guerrieri e gli anziani
mentre delle donne si fecero schiave
mentre Enea condusse i superstiti
tra i cunicoli della città sotterranea
fino alla agognata e disperata salvezza.
E Priamo ritto sopra le mura
osservò quel triste scenario di morte
silente e confuso da quella carneficina
prima di perire davanti all'altare di Zeus
trafitto dalla spada di Pirro, il vile.
N° 5409 - 23 maggio 2025
Il Custode
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