Sono nato in mezzo ai fiori
sopra il marmo di una lapide
figlio di un cane di strada
e di una gatta senza sogni
poi venne il dio che tutto tace
e mi avvolse nella sua barba.
Ricordo ancora il forte odore
di tabacco a buon mercato
sicché io attesi il primo vento
per tornare ai miei fuochi fatui
mentre sotto la pensilina e il libeccio
la tempesta scendeva a baciarmi.
E chissà quante le maledizioni
che io raccontai ad una talpa?
Dal cielo di zucchero a velo
io scagliavo pensieri alla luna
l’intera notte copriva i miei silenzi
al riparo dal becco di una fenice.
…Adesso sono un giovane adulto
ma nessuno mi rivelò il mio nome
lo cerco dentro i fondi del caffè
lo annuso nello sterco di un gallo
sicché quando qualcuno mi chiama
gli rispondo che io sono l’ignoto.
sopra il marmo di una lapide
figlio di un cane di strada
e di una gatta senza sogni
poi venne il dio che tutto tace
e mi avvolse nella sua barba.
di tabacco a buon mercato
sicché io attesi il primo vento
per tornare ai miei fuochi fatui
mentre sotto la pensilina e il libeccio
la tempesta scendeva a baciarmi.
che io raccontai ad una talpa?
Dal cielo di zucchero a velo
io scagliavo pensieri alla luna
l’intera notte copriva i miei silenzi
al riparo dal becco di una fenice.
ma nessuno mi rivelò il mio nome
lo cerco dentro i fondi del caffè
lo annuso nello sterco di un gallo
sicché quando qualcuno mi chiama
gli rispondo che io sono l’ignoto.
N° 4865 - 30 marzo 2023
Il Custode
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