Oscillo come sull’altalena
dentro le infinite tenebre
e mille e più punti di luce
brillano nella sperduta galassia
distanti quanto è la mia casa.
Quanto potrò sopravvivere
qui, nello spazio profondo?
Ho perso il contatto radio
con la stazione spaziale
e la base di controllo terrestre.
Sono alla mercé delle correnti
che soffiano nel buio del cosmo
ed io danzo oramai senza meta
con il cervello che si comprime
e mi porta lentamente alla pazzia.
Comincia a mancarmi il respiro
il cuore è un carillon inceppato
nessuno all’orizzonte sconfinato
che possa giungere a salvarmi
e riportarmi al mio pianeta perduto.
E morirò, io ne sono certo
alla deriva fra le stelle e le comete
magari recuperato da civiltà future
che studieranno i miei ultimi istanti
di reperto fossile che navigò l’eternità.
dentro le infinite tenebre
e mille e più punti di luce
brillano nella sperduta galassia
distanti quanto è la mia casa.
qui, nello spazio profondo?
Ho perso il contatto radio
con la stazione spaziale
e la base di controllo terrestre.
che soffiano nel buio del cosmo
ed io danzo oramai senza meta
con il cervello che si comprime
e mi porta lentamente alla pazzia.
il cuore è un carillon inceppato
nessuno all’orizzonte sconfinato
che possa giungere a salvarmi
e riportarmi al mio pianeta perduto.
alla deriva fra le stelle e le comete
magari recuperato da civiltà future
che studieranno i miei ultimi istanti
di reperto fossile che navigò l’eternità.
N° 4853 - 22 marzo 2023
Il Custode
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