Ti cerco in ogni angolo
fino alla tela del ragno
e nel buio io mi oriento
col frinire delle cicale
ti cerco, e senza la bussola
smarrisco la mia direzione.
L’erba mi solletica i piedi
nudi e pieni di cicatrici
però si sveglia la primavera
che toglie respiro all’inverno
l’erba mi pare sia buona
la fumo e raggiungo il nirvana.
Io non ricordo il tuo nome
ma lo domanderò alla sfinge
che per le cantine di Tebe
si sbronza di sakè e di tequila
io non ricordo il tuo viso
ma ne ho la bellezza negli occhi.
Però adesso, durante la notte
mi perdo sopra il mio sassolino
mi volto, e alle mie spalle
non vedo alcuna terra né cielo
però adesso, dentro la mia vita
ti aspetto e non ti trovo più.
fino alla tela del ragno
e nel buio io mi oriento
col frinire delle cicale
ti cerco, e senza la bussola
smarrisco la mia direzione.
nudi e pieni di cicatrici
però si sveglia la primavera
che toglie respiro all’inverno
l’erba mi pare sia buona
la fumo e raggiungo il nirvana.
ma lo domanderò alla sfinge
che per le cantine di Tebe
si sbronza di sakè e di tequila
io non ricordo il tuo viso
ma ne ho la bellezza negli occhi.
mi perdo sopra il mio sassolino
mi volto, e alle mie spalle
non vedo alcuna terra né cielo
però adesso, dentro la mia vita
ti aspetto e non ti trovo più.
N° 4824 - 25 febbraio 2023
Il Custode
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