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martedì 28 febbraio 2023

ODESSA

L’odore è davvero acre
dentro questi stanzoni
e dove non riuscirà il fumo
ci penseranno le fiamme
a rubarci le nostre vite.
 
I maledetti nazisti ukraini
ci hanno costretti alla fuga
nella tana dei sindacalisti
respingendo con violenza
il nostro dissenso al Governo.
 
Crepita forte il fuoco malvagio
frutto delle bottiglie molotov
che costoro ci hanno lanciato
per mettere alfine a tacere
persino il nostro pensiero.
 


In questo lembo di Ukraina
noi chiedevamo di restare fedeli
solamente alla Madre Russia
e non essere schiavi, alla mercé
di uno Stato che non ci appartenne.
 
Adesso, sopra il selciato di Odessa
riposano i nostri miseri resti
umiliati e dopo carbonizzati
nell’attesa di un colpo di vento
che disperda le nostre ceneri.

  N° 4828 - 28 febbraio 2023

                                                      Il Custode

lunedì 27 febbraio 2023

ODE AI GIUSTI

Ode ai giusti
alle menti pensanti
a coloro che non si piegano
e non fanno parte del gregge.
 
Ode ai silenti
che resistono agli urti
imprecano ma non si lagnano
in un mondo di figure baldracche.
 
Ode ai guerrieri
che sopravvivono sempre
persino oltre la morte
fisica, e finanche morale.
 


Ode ai vittoriosi
quale che sia la battaglia
la affrontano, e nelle ferite
vedono un marchio di orgoglio.
 
Ode ai resistenti
che così come le acque chete
travolgeranno qualsiasi ponte
dell’umana stupidità.

  N° 4827 - 27 febbraio 2023

                                                Il Custode

domenica 26 febbraio 2023

IL SUO SGUARDO

Ho percorso il suo sguardo
per tanti di quei momenti
e adesso che ne sono fuori
io mi sento spaesato.
 
In un anfratto profondo
svernava la notte intera
e la luna vi si confondeva
e danzava come una ballerina.
 
All’ombra di un pino marittimo
restava appisolato l’amore
quello di chi era esausto
da mille veglie di passione.
 


Ma mite ed assai silenzioso
mi dedicavo alla solitudine
sicché lei chiuse i suoi occhi
ed io precipitai verso il suolo.
 
ho percorso il suo sguardo
per tanti di quei momenti
e adesso che l’ho smarrito
io sono cieco e sono perduto.

  N° 4826 - 26 febbraio 2023

                                                 Il Custode

sabato 25 febbraio 2023

CASTA E PERVERSA

Accoglimi dentro i tuoi seni
poi ancora fra le tue gambe
la cui fragranza ‘sì afrodisiaca
mi fa sempre perdere il senno.
 
Ti fingi una creatura innocente
ma io conosco la tua perversione
quando implode nella tua mente
è capace di devastante libidine.
 
Tu, animale selvatico che mi divora
ma siccome io non conosco la resa
accetto la pugna sopra il tuo corpo
la tua vittoria non è la mia sconfitta.
 


Lasciati vedere, toccare e sognare
che mi rimanga di te il sapore
e nel caso in cui noi saremo distanti
il tuo sesso riempirà il mio palato.
 
Vestiti d’angelo ma agisci da demone
e finanche dopo svariati orgasmi
io non perderò una sola occasione
per averti sul pene e dentro il cuore.

  N° 4825 - 25 febbraio 2023

                                                Il Custode

RICERCA

Ti cerco in ogni angolo
fino alla tela del ragno
e nel buio io mi oriento
col frinire delle cicale
ti cerco, e senza la bussola
smarrisco la mia direzione.
 
L’erba mi solletica i piedi
nudi e pieni di cicatrici
però si sveglia la primavera
che toglie respiro all’inverno
l’erba mi pare sia buona
la fumo e raggiungo il nirvana.
 


Io non ricordo il tuo nome
ma lo domanderò alla sfinge
che per le cantine di Tebe
si sbronza di sakè e di tequila
io non ricordo il tuo viso
ma ne ho la bellezza negli occhi.
 
Però adesso, durante la notte
mi perdo sopra il mio sassolino
mi volto, e alle mie spalle
non vedo alcuna terra né cielo
però adesso, dentro la mia vita
ti aspetto e non ti trovo più.

  N° 4824 - 25 febbraio 2023

                                                  Il Custode

venerdì 24 febbraio 2023

CANTILENA LUGUBRE

Soltanto una brezza leggera
che passa sopra il mio viso
mentre corrono dentro di te
i ragni famelici e le formiche.
 
Io canto una cantilena
dolcissima quanto la sera
nel frattempo la testa dondola
come un diapason ben accordato.
 
E sei bella da fare male
al mio cuore, ai miei pensieri
e seppure non hai più respiro
io vorrei baciarti all’infinito.
 


Il tuo corpo giace sull’erba
il mio sguardo è ancora alienato
che persino le libellule e le falene
si nascondo nel buio più buio.
 
Io davvero non mi capacito
del perché ti abbia uccisa con rabbia
ed adesso siedo al tuo fianco
come un ebete senza intelletto.
 
E ti amo, ma non ha più importanza
sicché forse tu mi mancherai
se tu fossi in vita non ti farei del male
almeno fino al mio prossimo raptus.

  N° 4823 - 24 febbraio 2023

                                                Il Custode

TU NON SAI L'INFERNO

Se ti perdessi dentro lo sguardo
di chi è morto e non è risorto
comprenderesti il vero dolore
le cicatrici che non rimarginano.
 
Cupi sentori di disperazione
che son facili a dirsi misantropia
ma quell’attrazione per la solitudine
è solo il retaggio dell’inferno vissuto.
 


Come potresti, tu, giudicare
ciò che nemmeno sai immaginare?
Eppure è scritto in fondo alle lacrime
celate sotto un sorriso di circostanza.
 
Guarda negli occhi di chi hai dinnanzi
soltanto allora impareresti l’inferno
quello che tu non hai mai affrontato
ma che a qualcuno ha bruciato l’anima.

  N° 4822 - 23 febbraio 2023

                                                Il Custode

LA CAVERNA

Abito nella caverna
e nessuno ancora mi ha visto
nessuno ha sentito il mio odore
né l’orso diretto al letargo
neppure l’umano, animale malvagio.
 
Ogni tanto giungono i pipistrelli
e mi portano bacche e ginepro
e mi offrono una bottiglia di vodka
nella speranza di vedere brillare
il mio sorriso oramai deturpato.
 
Gioco a dama sulla tela del ragno
il bastardo però vince sempre
lui conosce tutte le mie mosse
ed anticipa ogni mia strategia
poiché legge dentro la mia mente.
 


Mi manca qualcuno da uccidere
dentro il buio della mia solitudine
perché sono diversi decenni
che sono qui e divido il mio letto
in compagnia della talpa e del geco.
 
Ho timore di quelli là fuori
che scatenano il mio istinto peggiore
li ho visti compiere nefandezze indicibili
un po’ per noia, molto per crudeltà
e davvero io non lo posso tollerare.
 
Sicché tacito il mio carillon
quando la notte soffonde ogni suono
ed aspetto con pigrizia e rancore
che arrivi chi riesca a trovarmi
per sfogare la mia misantropia. 

  N° 4821 - 22 febbraio 2023

                                                Il Custode

martedì 21 febbraio 2023

LACRYMA CHRISTI

Lacrime di sangue e di aceto
di un uomo assai presuntuoso
ma davvero valeva la pena
morire d’agonia sulla croce?
 
Intanto le donne cianciano
sputtanano la tua grande follia
tu, martire giunto dalla Giudea
nessuno ti chiese il tuo sacrificio.
 
Al fuoco, i soldati della legione
ridono dei tuoi assurdi miracoli
molti uomini li hanno enfatizzati
non uno li ha saputi dimostrare.
 


Ancora adesso che il respiro scema
tu ti illudi di essere un santo
il figlio di un dio che ti ignora
impegnato con le femmine e il vino.
 
Ti deridono i vescovi e i cardinali
che tramandano la tua leggenda
ed accumulano ricchezze incredibili
a causa dell’ingenuità delle masse.
 
Ma la tua anima nel Santo sepolcro
impatta l’ombra di chi tu ti credesti
e grida forte, impreca e poi piange
lacrime che non servono a nulla.

  N° 4820 - 21 febbraio 2023

                                                  Il Custode

MARI DI CENERE

Mari di cenere
e distese di fango
è mai questo il futuro
che ci sta aspettando?
 
E i bambini ci guardano
comprendono che siamo piccoli
sanno che siamo deboli
davanti alla nostra forza.
 
La nostra vita ci sfugge
però non sa dove andare
ovunque posiamo lo sguardo
portiamo la distruzione.
 


Lo abbiamo nel DNA
nel karma da noi seminato
attraverso le varie esistenze
che abbiamo vissuto e perduto.
 
E i bambini ci biasimano
poiché li abbiamo delusi
gli abbiamo lasciato un futuro
oramai logoro e lacero. 

  N° 4819 - 20 febbraio 2023

                                               Il Custode

lunedì 20 febbraio 2023

INCUBO DI UNA SERA DI META' INVERNO

Stai tornando a casa
e mai ti è sembrata tanto lontana
che il forte senso di angoscia
pare non volerti lasciare.
 
La sera è un tiepido abbraccio
sfida la neve che tinge i monti
ma non sa prendersi l’intera scena
per i viali ed il cielo della città.
 
Alle tue spalle un respiro affannoso
e chissà, potrebbe essere il vento
però quel soffio è caldo e pesante
nemmeno la morte ha un tale lezzo.
 


Sicché tu non la senti arrivare
ed il dolore ti coglie alla sprovvista
è veloce come un lampo d’estate
subdolo quanto un nemico codardo.
 
Ti travolge una marea di sangue
dalla gola, finanche dal palato
e scende, e bacia i tuoi seni
strana maniera di parlarti d’amore.
 
Adesso lo riconosci, l’inverno
è ghiacciato e davvero insensibile
tu ti congedi dalla tua breve vita
ed ancora non sai chi ti ha uccisa.

  N° 4818 - 20 febbraio 2023

                                                  Il Custode

IL FABBRICATORE DI LACRIME

Dimmi quante ne desideri
ed io ti farò un buon prezzo
le ho tutte nella mia anima
di sughero e di polistirolo.
 
Quando vi entra il vento
ne crea un mare in burrasca
onde che sbattono alle pareti
come lucciole in un’arbanella.
 
Sono un affabile mercante
un venditore di lacrime
le ho fabbricate nel tempo
figlie di un figlio perduto.
 


Scegli quella che più ti si addice
in base al tuo dolore migliore
e se tu non dovessi trovarla
in pochi istanti io la modellerò.
 
Come freddi riflessi di luna
brillano in fondo ai miei occhi
quando vi si insinua il sole
atrofizza dopo diventa ghiaccio.
 
Sono un esperto artigiano
ho lo scalpello, persino la maestria
quale che sia la morte che vivi
la trasformerò in un capolavoro.

  N° 4817 - 19 febbraio 2023

                                                Il Custode

L'EPOCA DEI PERDUTI

Morbosi e svaniti
stanno tutti là
incollati allo schermo
nel quale scorrono immagini
di ordinaria stupidità.
 
E si appagano
della morte e della pornografia
moderni guardoni
attirati dalla vita altrui
incapaci di vivere la propria.
 


È un’epoca distante
dall’empatia e dal rispetto
dove gli stolti svernano
in balìa di spacciatori
dell’effimero e del falso.
 
Nel culto dell’esibizionismo
si muovono menti avariate
nessun segno di reazione
solo l’encefalogramma piatto
di chi oramai è perduto.

  N° 4816 - 19 febbraio 2023

                                                Il Custode

CAMPANE A MORTO

Questa cantilena è struggente
si intona alla perfezione
con il cielo che vomita nuvole
plumbee e piene di pioggia.
 
Si spande per l’intera vallata
la eco della lugubre nenia
‘ché la morte è qualcosa di triste
o forse lo è la vita che resta.
 
Tremano quasi pronte a crollare
le mura del vecchio campanile
come vittime di un suono adirato
dell’agonia di una morente anima.
 


Frattanto, appese ai fili dell’erba
osservano formiche spaesate
infastidite da quel trambusto
che scuote le case e il terreno.
 
Infine avverrà la processione
di figuri affranti e silenti
una scorta di cuori spezzati
per qualcuno che non torna più.

  N° 4815 - 18 febbraio 2023

                                                    Il Custode

AMORE COME IL MARE

Amore come il mare
come un’onda che infuria
e pigia sulla banchina del molo
in attesa di più attenzione
in cerca del bacio della scogliera.
 
Carattere forte e impetuoso
di chi conosce il proprio destino
e lo sputa sopra le bitte
sul manto di un gabbiano loquace
che vola via sorpreso e adirato.
 


Fragranza di antica salsedine
del tocco della sabbia bagnata
e ha sulla pelle le cicatrici
dell’ultimo amplesso col sole
della prima carezza rubata alla luna.
 
Si estende fino all’orizzonte
con la prepotenza di chi è robusto
e ci saranno giorni di bonaccia
ed altri di devastante burrasca
come nuvole destinate a migrare.

  N° 4814 - 17 febbraio 2023

                                                 Il Custode

giovedì 16 febbraio 2023

OMOLOGATO

Abito un mondo distopico
omologato
sono fedele al dio digitale
che mi guida
che mi comanda.
 
Mi nutro di nozioni
che leggo sopra lo schermo
e sarei perduto
non avrei alcun futuro
se questo si spengesse di colpo.
 
Vivo di codici a barre
creati per controllarmi
ideati per manipolarmi
e però non ho preoccupazioni
la mia vita è gestita da altri.
 


Amo questa società
più di quanto amo la mia famiglia
noi qui saremo tutti uguali
senza alcun errore di fabbrica
finanche senza dissenso.
 
Ho imparato ad odiare
quei cittadini sprovveduti
che mi sputano in faccia la verità
quella che non riesco a vedere
quella che non posso accettare.
 
Ma vivrò in un mondo bellissimo
dentro il quale basterà obbedire
alle regole ed alle leggi
che, seppure assai surreali
mi hanno imposto i miei padroni.

  N° 4813 - 16 febbraio 2023

                                             Il Custode

RITUALE DELLA SIRENA

Ho danzato per te
tra i coralli della barriera
un ballo talmente sensuale
da affascinare persino lo squalo.
 
E tra i galeoni affondati
nuotavo veloce, e tu mi inseguivi
e, stolto, eri davvero convinto
che io ti volessi sfuggire.
 
Io sapevo che più del mio canto
sarebbe stato il mio corpo sinuoso
a fare di te la mia preda
benché tu pensassi il contrario.
 


Si inchina a me la balena
e tremano i palazzi di Atlantide
nella rete del mio estremo fascino
si perde il granchio, finanche la orca.
 
Poiché io sono sirena e femmina
tu solamente un debole maschio
il mio rituale d’amore ha prevalso
ed è così dall’alba dei tempi.

  N° 4812 - 16 febbraio 2023

                                                  Il Custode