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venerdì 26 febbraio 2021

PREGHIERA DEL PESCATORE

Dicono che il mare è cattivo
quando innalza le acque
quasi a scheggiare le nuvole
per scaraventarle nel cosmo.
 
Io non ne sono convinto
conosco la sua indole buona
fino alla più giovane onda
che pare mostrarmi la rotta.
 
Lo cavalco col mio peschereccio
a caccia del tonno e del sarago
ed egli non mi ha mai deluso
ha sempre riempito le mie reti.
 
Ma adesso che è molto adirato
mi sembra di vedere la morte
sorridere alle mie spalle
pregustando la mia dipartita.
 


Sicché io adesso ti invoco
o Dio del quale tutti raccontano
e pur non essendo un credente
ti imploro di salvarmi la vita.
 
Fallo per la mia amata moglie
per i figli in attesa nel borgo
dove le crose vanno al porticciolo
fra le bitte della mia Camogli.
 
Ma sembra aumentare, la rabbia
di questa tempesta irascibile
io prego, impreco e prego ancora
poi mi rassegno a finir sul fondale.
 
E però spunta un raggio di sole
si placano il mare ed il cielo
io, ritto a guardar l’orizzonte
e scorgo, finalmente, la costa.

   N° 4371 - 23 febbraio 2021

                                                  Il Custode 

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