Distante nella penombra
oltre le nebbie del lago
dove lo sguardo scrutava
il tramonto al primo vagito.
Lo scrisse, l’anziana banshee
sopra una pergamena di pezza
e seppure in aramaico
io seppi come tradurla.
Vi era inciso il suo nome
quello di una bellissima Dea
nel mezzo, le parole d’amore
che lei dedicò ad un sogno.
Sorgeva, il tempio di Akelos
tra la fitta vegetazione
e gridavano cacatua e lemuri
il mistero che lo avvolgeva.
Sicché chiesi aiuto alla maga
per vincere il mio timore
quello che la mente diceva
mentre io varcavo la soglia.
Una torcia e la vista da gatto
ed il cuore in pieno tumulto
fino a che dinnanzi a me
la più bella creatura mai vista.
Muto come chi ha rispetto
io osservavo il suo viso
pensavo fosse un’illusione
mentre era una sublime realtà.
E dopo crollò alle mie spalle
il pavimento, l’intero sentiero
io, prigioniero delle sue braccia
e però finalmente appagato.
oltre le nebbie del lago
dove lo sguardo scrutava
il tramonto al primo vagito.
sopra una pergamena di pezza
e seppure in aramaico
io seppi come tradurla.
quello di una bellissima Dea
nel mezzo, le parole d’amore
che lei dedicò ad un sogno.
tra la fitta vegetazione
e gridavano cacatua e lemuri
il mistero che lo avvolgeva.
per vincere il mio timore
quello che la mente diceva
mentre io varcavo la soglia.
ed il cuore in pieno tumulto
fino a che dinnanzi a me
la più bella creatura mai vista.
io osservavo il suo viso
pensavo fosse un’illusione
mentre era una sublime realtà.
il pavimento, l’intero sentiero
io, prigioniero delle sue braccia
e però finalmente appagato.
N° 4354 - 10 febbraio 2021
Il Custode
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