Dov’è la tua dimora?
Il tuo antro di oscuri pensieri?
Io nel viaggio ho raccolto le spine
che trovavo lungo il mio cuore.
C’è una luce, oltre la luna
ed un silenzio che chiama il tuo nome
io seguo entrambi ma mi smarrisco
gli occhi non sanno farmi da guida.
Domando, verso le alte querce
ad alcuni corvi fermi sui rami
hanno un viso alquanto truce
e però l’anima di candida neve.
Io porto con me un’arbanella
piena di gocce di sabbia e salsedine
poiché ho letto in un libro di fate
che sei innamorata del mare.
Allora io comincio a pensare
che tu abiti una conchiglia
ed è laggiù che ti vengo a cercare
sfidando le chele del granchio.
Amore che ho quasi scordato
il tuo viso, ma non la tua voce
è quella della eco del vento
che da sempre ci tiene distanti.
Il tuo antro di oscuri pensieri?
Io nel viaggio ho raccolto le spine
che trovavo lungo il mio cuore.
ed un silenzio che chiama il tuo nome
io seguo entrambi ma mi smarrisco
gli occhi non sanno farmi da guida.
ad alcuni corvi fermi sui rami
hanno un viso alquanto truce
e però l’anima di candida neve.
piena di gocce di sabbia e salsedine
poiché ho letto in un libro di fate
che sei innamorata del mare.
che tu abiti una conchiglia
ed è laggiù che ti vengo a cercare
sfidando le chele del granchio.
il tuo viso, ma non la tua voce
è quella della eco del vento
che da sempre ci tiene distanti.
N° 4364 - 19 febbraio 2021
Il Custode
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